LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Gil
Amata Ricerca - divertissement -

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Questo sito di poesia
Che ti fa compagnia
Come una radiomaria
Cura la solitudine e ribatte la noia
Rigetta di fuori la voglia
Di parole ribelli al buio che ingoia
E recide la lingua come una lama di boia
Che vorrebbe il silenzio d’attorno
E dentro il buio del giorno
Ma vince lo strazio di un lamento
Lo stridere sonoro del tormento
O il canto di un cuore contento
Se pure si finge e si inganna
Ha pur sempre un cuore di panna
E non sempre è poesia
Spesso si tratta di malattia
La voglia aereofagea di un piccola diarrea
Monologante e logorrea
Al fior d’ombra d’un’altra teologia
Al caldo di un bagnomaria
Suoni e voci dell’io profondo
Mesta malinconia o insana euforia
Di stare nel gioco del mondo
Tra la gioia di un culo rotondo
Ed un seno importante
Si erige svettante il verso stilita
E sta, immobile, osserva la vita
Non serva né mite o clemente
Ma degna di sfida, un assalto furente
Al corpo che nudo di vesti invita
Lo sguardo inquirente
A dedurre dalla carne la mente
O la vita, biochimico pastis
Di posticcio pensante o d’anima ardente.


Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.