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al testo di Gil
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Questo sito di poesia Che ti fa compagnia Come una radiomaria Cura la solitudine e ribatte la noia Rigetta di fuori la voglia Di parole ribelli al buio che ingoia E recide la lingua come una lama di boia Che vorrebbe il silenzio d’attorno E dentro il buio del giorno Ma vince lo strazio di un lamento Lo stridere sonoro del tormento O il canto di un cuore contento Se pure si finge e si inganna Ha pur sempre un cuore di panna E non sempre è poesia Spesso si tratta di malattia La voglia aereofagea di un piccola diarrea Monologante e logorrea Al fior d’ombra d’un’altra teologia Al caldo di un bagnomaria Suoni e voci dell’io profondo Mesta malinconia o insana euforia Di stare nel gioco del mondo Tra la gioia di un culo rotondo Ed un seno importante Si erige svettante il verso stilita E sta, immobile, osserva la vita Non serva né mite o clemente Ma degna di sfida, un assalto furente Al corpo che nudo di vesti invita Lo sguardo inquirente A dedurre dalla carne la mente O la vita, biochimico pastis Di posticcio pensante o d’anima ardente. |
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